"We all die, the aim is not to live forever but do to do something that will". This is the quote that better describes
me, and the ambitions of my work as an artist. Not a personal success, but rather a world wide recognition of my
art.
In line with Situationist International's movement I want to catch the attention with the unexpected and I want to
astonish and make people think over the topics of my paints.
Each piece of art (may it be a paint, a fine art print, a sticker or a mural) has his own history based on the project
it belongs to, and therefore it has a message.
In my work I sum up Streetart free expression, to consumerism imagery (advertising, comics, commodities)
largely used in Pop Art. I don't have just one tecnique, but I try to adapt the tecniques according to the project,
the idea and the surface. I mainly use spray cans, markers, acrilic colors, plaster, woood and collages on canvas
or wood.
In addition to Streetart, Pop Art and Stituationist International movement, I draw inspiration from Bauaman
liquid medernity definition and Nietzsche eternal recurrence concept. These elements allow me to always grow on
a personal level and with my carear as an artist because everything, even failures, are meaningful experiences and
nothing can limit me and my ambitions.
Ever since I can remember I have been in love with art, graphic design and communication. I've found my way, my raison d'être, in combining pop art and street art. Using different media (collages, spray cans, markers, chalk, plaster...) on different surfaces (walls, wood, canvas or paper) I paint contradictions, vices and shortcomings of our society. My aim is to use images of popular culture emphasizing the banal and the absurd of the contradictions we live in, with some irony. Colors are key elements in my art, and I play with them to create combinations (most of the times by contrast) that claim and fight to have the attention. I use colors to give meaning and relevance to this or that element in the paint, according to the message I want deliver. I want people to stop by, and possibly think about the message.
I was born in 1976 and I'm a self-taught graffiti artist. I started putting my stencils, posters and stickers on the streets in late 90s, and I started creating and experimenting on canvases at the beginning of 2000s.
Today I work both with galleries,on murals projects and on self projects (which I support and fund selling paints, prints, limited screen printings edition).
"Tutti moriamo, lo scopo no è vivere per sempre, lo scopo è fare qualcosa che lo faccia". Questa è la frase che meglio mi descrive e
che meglio descrile le ambizioni del mio lavoro come artista: non successo personale, ma piuttosto un riconoscimento a livello globale della mia arte.
In linea con il Situazionismo Internazione voglio attirare l'attezione con l'inaspettato, voglio sorprendere e far pensare sui temi delle mie opere.
Ogni opera (sia un quadro, una serigrafia, un adesivo o un murales) ha una sua storia e un suo messaggio legato al progetto a cui appartiene.
Nel mio lavoro si sommano la libertà di espressione della StreetArt e l'uso diimmagini e simboli del consumismo tipiche della Pop Art.
Utilizzo principalmente bombolette spray, markers, colori acrilici, gesso, intonaco, collages su tela, legno o direttamente sui muri. Non ricorro ad una sola tecninca,
ma cerco di adattare l'idea ai materiali e alle superfici che meglio si prestano per realizzarla.
Oltre alla Street Art, alla Pop Art e al Situazionismo Internazionale trovo grande ispirazione nella definizione di Modernità Liquida di Bauaman, e nella teoria dell'eterno ritorno di
Nietzsche. Questi elementi mi aiutano a crescere continuamente come persona e come artista, perchè ogni esperienza, anche i fallimenti, diventano un'opportunità per crescere. A quel punto non ci sono più limiti.
L'unico limite e la mia ambizione.
Sono affascinato dall'arte, dal graphic design e dalla comunicazione da quando ho memoria. Ho trovato la mia via combinando Pop Art e Street Art: usando differenti media (collages,
bombolette spray, markers, gesso, intonaco...) su differenti superfici (muri, legno, tele o carta) dipingo le contraddizioni, i vizi e i difetti della società in cui vivo.
Il mio scopo è enfatizzare con ironia il banale e l'assurdo delle contraddizioni in cui viviamo.
I colori hanno un ruolo fondamentale nella mia arte, e ci gioco per creare combinazione che attirano l'attenzione (il più delle volte per il contrasto). I colori danno significato e rilevanza
agli elementi delle mie opere. Voglio che la gente si fermi e che rifletta possibilmente sul messaggio.
Nato nel 1976 sono uno street artist autodidatta. Ho iniziato con i primi stencils e stickers alla fine degli anni 90, ho iniziato a sperimentare le bombolette sulle tele nei primi anni 2000.
Oggi collaboro con diverse gallerie e combino murales commissionati a progetti personali che finanzio con la vendita di quadri, poster ed edizioni limitate.
"Tutti moriamo, lo scopo no è vivere per sempre, lo scopo è fare qualcosa che lo faccia". Questa è la frase che meglio mi descrive e
che meglio descrile le ambizioni del mio lavoro come artista: non successo personale, ma piuttosto un riconoscimento a livello globale della mia arte.
In linea con il Situazionismo Internazione voglio attirare l'attezione con l'inaspettato, voglio sorprendere e far pensare sui temi delle mie opere.
Ogni opera (sia un quadro, una serigrafia, un adesivo o un murales) ha una sua storia e un suo messaggio legato al progetto a cui appartiene.
Nel mio lavoro si sommano la libertà di espressione della StreetArt e l'uso diimmagini e simboli del consumismo tipiche della Pop Art.
Utilizzo principalmente bombolette spray, markers, colori acrilici, gesso, intonaco, collages su tela, legno o direttamente sui muri. Non ricorro ad una sola tecninca,
ma cerco di adattare l'idea ai materiali e alle superfici che meglio si prestano per realizzarla.
Oltre alla Street Art, alla Pop Art e al Situazionismo Internazionale trovo grande ispirazione nella definizione di Modernità Liquida di Bauaman, e nella teoria dell'eterno ritorno di
Nietzsche. Questi elementi mi aiutano a crescere continuamente come persona e come artista, perchè ogni esperienza, anche i fallimenti, diventano un'opportunità per crescere. A quel punto non ci sono più limiti.
L'unico limite e la mia ambizione.
Sono affascinato dall'arte, dal graphic design e dalla comunicazione da quando ho memoria. Ho trovato la mia via combinando Pop Art e Street Art: usando differenti media (collages,
bombolette spray, markers, gesso, intonaco...) su differenti superfici (muri, legno, tele o carta) dipingo le contraddizioni, i vizi e i difetti della società in cui vivo.
Il mio scopo è enfatizzare con ironia il banale e l'assurdo delle contraddizioni in cui viviamo.
I colori hanno un ruolo fondamentale nella mia arte, e ci gioco per creare combinazione che attirano l'attenzione (il più delle volte per il contrasto). I colori danno significato e rilevanza
agli elementi delle mie opere. Voglio che la gente si fermi e che rifletta possibilmente sul messaggio.
Nato nel 1976 sono uno street artist autodidatta. Ho iniziato con i primi stencils e stickers alla fine degli anni 90, ho iniziato a sperimentare le bombolette sulle tele nei primi anni 2000.
Oggi collaboro con diverse gallerie e combino murales commissionati a progetti personali che finanzio con la vendita di quadri, poster ed edizioni limitate.
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